R: dove sono finiti i creativi?

Io posso parlare solo della mia esperienza: sei anni di libera
professione e ora socio di una piccola srl e quindi “imprenditore” nel
settore informatico, se avete un po’ di tempo e voglia di leggere
questa mail.

Purtroppo tutti i punti di vista espressi in questo thread sono
maledettamente veri.

Ci vogliono soldi, ma nenache tanti: per aprire una srl tutti i dieci
mila euro a dir il vero non ti servono, con la metà te la cavi nel
primo anno. Come spesa certa c’è solo il notaio e il commercialista,
compresi nei 5’000 del primo anno. Se l’obiettivo è fornire consulenza
o servizi web, all’ufficio, alla segretaria con il gran seno :slight_smile: ,
all’auto aziendale e così via ci si può rinuciare. Sono sicuro che ciò
che serve veramente è già in vostro possesso: computer e connessione
ad Internet.
Il vero investimento, perciò rischio imprenditoriale, è quello
espresso da ChiaroScuro: all’oggi tutti noi mangiamo due volte al
girono e dormiamo sotto un tetto (leggasi mutuo). Per vivere abbiamo
delle spese che vengono coperte con gli attuali impieghi. Quello che
ho fatto io è non buttarmi a capofitto nelle attività della srl, ma
continuare a fare il consulente presso cliente part-time e dedicare il
rimanente tempo alle idee che ho per la testa. Non è facile, tutti i
clienti ti vorrebbero da loro 24 ore al giorno, ma con un po’ di
pazienza si riesce.
Un po’ d’incoscenza è forse fondamentale, ma non di più: se qui in
Italia fallisci per riiniziare o apri alle Caiman o fai il dipendente
per un bel periodo :slight_smile: . Con l’elastico ti butti dal ponte, perchè sai
che c’è l’elastico.

Buona volontà e voglia di sacrificarsi ce ne vuole molta e ci deve
essere molta sintonia tra i soci, nel senso che deve essere possibile
mandarsi a cagare senza rancore. E’ permessa una sola rock star nel
gruppo, due farebbero implodere la società. E naturalmente di
dipendenti non se ne parla, prima bisogna tirare fuori lo stipendio ai
soci.

L’unico punto debole dei ragionamenti fatti sin qui è il concetto di
“idea” e quindi creatività. Siete prorpio sicuri che una buona idea
basti a sfondare? Quelli che hanno l’ideona li si conta sulle dita di
una mano, gli altri (e qui mi ci metto io) hanno delle idee che per
crescere nell’attuale mercato devono essere innaffiate con nozioni ed
attività che si discostano molto dall’informatica. Forse un po’
polemicamente, ma credo che l’idea e lo sviluppo (programmazione) di
questa siano solo una piccola parte di un’attività imprenditoriale.
Solo per fare un esempio, cosa vi fa dire che la vostra idea sia
vincente? Avete risposto? Ora con la risposta provate a trovare degli
investitori disposti a supportarvi. Vi assicuro che se non siete
capaci di redigere un business plan non vi stringono neppure la mano
quando vi incontrano. Insomma, per tagliare corto, dei bravi tecnici
non è detto che la spuntino. Servono un sacco di conoscenze distanti
anni luce dal computer. Lo dico perchè nella nostra piccola società
siamo tre tecnici ed uno (io) non molto bravo ;-(

Jacopo

Non mi sembra pessimista. molto realisitico e pragmatico. come cliente
sinceramente vorrei le stesse cose.

Domanda sul punto 1.

Quanto è importante l’idea originale a tuo avviso? E come fare a
costruirsi
una community di utenti (e/o clienti) ?

Se hai storie di guerra mi piacerebbe molto sentirle :slight_smile:

On 7/13/06, Piero C. [email protected] wrote:

piu’
“zozzona” possibile). I puristi non ne abbiano a male. Devi mettere in
produzione/test l’idea dal cliente as soon as possible (anche se mancano
tantissime features, anche se e’ scritta in maniera bovina)
3) Convincere/Piangere/Pregare/Rompere il cliente ad adottare l’idea
4) Se il punto 3) ha successo: Migliorare/Estendere in termini funzionali
l’idea insieme al cliente
5) Con piu’ calma, re-ingegnerizzare/migliorare/ripulire l’idea realizzata
(ovviamente con una base installata e’ piu’ semplice)


Chiaroscuro

Liquid Development: http://liquiddevelopment.blogspot.com/

Il giorno 13/lug/06, alle ore 11:35, Piero C. ha scritto:

  1. Convincere/Piangere/Pregare/Rompere il cliente ad adottare l’idea

Concordo pienamente sull’importanza di questo punto. Ho un amico/
cliente che ha un laboratorio di Analisi. Sono andato lì con un
prototipo già_pronto di un’applicazione per rendere disponibili i
risultati delle analisi via internet e alla fine non se ne è fatto
niente, nonostante gli proponessi di utilizzare l’app gratuitamente,
chiedendo in cambio feedback sulla
funzionalità.
E’ difficile non
scorraggiarsi._______________________________________________
Ml mailing list
[email protected]
http://lists.ruby-it.org/mailman/listinfo/ml

Ciao

On 7/13/06, chiaro scuro [email protected] wrote:

Non mi sembra pessimista. molto realisitico e pragmatico. come cliente
sinceramente vorrei le stesse cose.

Domanda sul punto 1.

Quanto è importante l’idea originale a tuo avviso? E come fare a
costruirsi
una community di utenti (e/o clienti) ?

Sull’idea originale risponde bene Steve MCConnel in “Professional
Software
Development”. Spesso capita il periodo della corsa all’oro
nell’informatica
(vedi internet bomb del 2000). In quei casi c’e’ poco da essere
originali.
Basta una qualunque idea per avere successo o comunqe per raccogliere un
primo giro di successo/soldi/capitali. Quando la bolla esplode allora
diventa tutto piu’ difficile.

Quando tutto e’ piu’ difficile…piu’ che l’idea originale, credo sia
importante trovare l’idea che risolva il problema di un set di utenti.
Per
questo il contatto/feedback con il cliente e’ importante. Non credo sia
necessario esagerare con l’originalita’. Risolvere un problema al
cliente
spesso non significa realizzare ex-novo un qualcosa. Spesso significa
copiare un qualcosa che c’e’ gia’ ma in maniera diversa. (spesso il
cliente
dice: vorrei avere questa funzionalita’ che fa X…pero’ oggi questa
funzionalita’ mi costa XYZ $ di licenza. Vorrei spendere di meno…
Oppure uso X, Y, Z per la funzionalita’. Vorrei non avere le licenze di
3
prodotti ma averne una sola).
Insomma l’importante e’ trovare qualcuno che trae benefici…altrimenti
anche l’idea piu’ bella potrebbe non avere mercato ;-(

Come costruire una community? Ehhhh…bella domanda. Si entra nel magico
mondo dei “contatti”, delle conoscenze che e’ fondamentale per fare
“business”. (in Italia…ma anche nel mondo).
Scherzi a parte bisogna senza contatti non si parte. Con un set minimo
di
contatti, bisogna presidiare, visitare, rompere, coccolare i clienti.
Andarli a trovare, forzare appuntamenti. Non tanto per proporre i tuoi
tappeti, quanto anche per capire tendenze, evoluzioni, spiragli. Poi
certo
servono le talpe, specialemtne quando lavori con le grandi
organizzazioni
:-))))

Quello che voglio dire per chiudere con una battuta, il ciclo di vita e’
un
continuo switchare tra
*il tecnico
*il commerciale-faccia-di-bronzo,
*il contabile che non-dorme-perche-deve-fatturare
*il visionario tecnologico
*l’uomo di mondo da cocktail party
*il figlio di … (poco ma un po’ ci vuole)

difficile trovare tutte questa qualita’ in una persona. :slight_smile:

ciao

On 7/13/06, Giovanni I. [email protected] wrote:

niente, nonostante gli proponessi di utilizzare l’app gratuitamente,
chiedendo in cambio feedback sulla funzionalità.

E’ difficile non
scorraggiarsi._______________________________________________

ecco altra virtu’ importante…la perseveranza !!!

Giovanni…so cosa si prova in quei momenti…come diceva un
noto
pubblico ministero: resistere, resistere, resistere !

Il giorno 13/lug/06, alle ore 12:14, Piero C. ha scritto:

E’ difficile non
scorraggiarsi._______________________________________________

ecco altra virtu’ importante…la perseveranza !!!

Giovanni…so cosa si prova in quei momenti…come diceva
un noto
pubblico ministero: resistere, resistere, resistere !

Grazie per l’incoraggiamento :slight_smile:
Fortunatamente ho anche un’altra attività (che mi fa mangiare ogni
giorno) e quindi posso dedicarmi alla ricerca del “progetto
definitivo”, ma qui nel sud Italia oltre a combattere con tutto ciò
contro cui si combatte in Italia siamo obbligati a combattere anche
con una mentalità mediamente refrattaria alle nuove
tecnologie._______________________________________________
Ml mailing list
[email protected]
http://lists.ruby-it.org/mailman/listinfo/ml

2006/7/13, chiaro scuro [email protected]:

+1 l’idea vale veramente zero.
sorry.

e l’ideona? …sai che è ideona solo a posteriori.

capacità di realizzazione anche di un’idea ‘media’ e rapida evoluzione con
feedback dagli utenti sono le cose più importanti a mio avviso.

+10 :slight_smile:

anni luce dal computer. Lo dico perchè nella nostra piccola società

siamo tre tecnici ed uno (io) non molto bravo ;-(

qui mi sembra di sentire la strafica in televisione che si lamenta perchè si
è sempre sentita bruttina :slight_smile:

no,no… fidati. E’ sempre molto obiettivo in questo
:smiley:

Michele

stb ha scritto:

Mio caro Giovanni sono le persone che costituiscono la società, e non
ti credere che il tuo sia un problema isolato localmente perchè se è
vero che al sud i problemi sono molti anhe nel resto d’ italia c’è la
stessa mentalità sulla tecnologia.
il punto è che la maggior parte delle persone si diletta col cellulare
al posto di approfondire ed esplorare nuove tecnologie, loro si
accontentano noi no.
Per fortuna internet annulla le distanze…
Cavolo se Ruby girasse sui cellulari nokia faremmo tanti soldini :wink:

Mio caro Giovanni sono le persone che costituiscono la società, e non ti
credere che il tuo sia un problema isolato localmente perchè se è vero che
al sud i problemi sono molti anhe nel resto d’ italia c’è la stessa
mentalità sulla tecnologia.
il punto è che la maggior parte delle persone si diletta col cellulare al
posto di approfondire ed esplorare nuove tecnologie, loro si
accontentano
noi no.
Per fortuna internet annulla le distanze…

----- Original Message -----
From: “Giovanni I.” [email protected]
To: [email protected]; “ruby-it” [email protected]
Sent: Thursday, July 13, 2006 12:18 PM
Subject: Re: R: [ruby-it] dove sono finiti i creativi?

Il giorno 13/lug/06, alle ore 12:14, Piero C. ha scritto:

E’ difficile non
scorraggiarsi._______________________________________________

ecco altra virtu’ importante…la perseveranza !!!

Giovanni…so cosa si prova in quei momenti…come diceva un noto
pubblico ministero: resistere, resistere, resistere !

Grazie per l’incoraggiamento :slight_smile:
Fortunatamente ho anche un’altra attività (che mi fa mangiare ogni
giorno) e quindi posso dedicarmi alla ricerca del “progetto
definitivo”, ma qui nel sud Italia oltre a combattere con tutto ciò
contro cui si combatte in Italia siamo obbligati a combattere anche
con una mentalità mediamente refrattaria alle nuove
tecnologie._______________________________________________
Ml mailing list
[email protected]
http://lists.ruby-it.org/mailman/listinfo/ml

Il 13/07/06, Giovanni I.[email protected] ha scritto:

Cavolo se Ruby girasse sui cellulari nokia faremmo tanti soldini :wink:

Non vedo il collegamento tra ruby su nokia == tanti soldini, comunque
se ti può bastare c’è python per la serie 60 (sicuramente meglio di
J2ME o C++):

http://www.forum.nokia.com/python

Per chi è interessato a capire il mercato delle applicazioni su
smartphone/palmari (che non decolla neanche a regalare il SW) invito
alla lettura del blog di Michael Mace (ex VP marketing Palm, ex Apple,
ex Etc.) ed in particolare un paio di interessanti post:

Saluti
Pietro

— Pietro M. [email protected] ha scritto:

Il 13/07/06, Giovanni I.[email protected] ha
scritto:

Cavolo se Ruby girasse sui cellulari nokia faremmo
tanti soldini :wink:

Non vedo il collegamento tra ruby su nokia == tanti
soldini, comunque
se ti può bastare c’è python per la serie 60
(sicuramente meglio di
J2ME o C++):

Siccome mi pare in tema, David N. Welton, che è qua in
lista con noi, ha scritto un suo linguaggio[1] per lo
sviluppo mobile, che gira sopra J2ME ma è decisamente
più immediato di java :slight_smile:

E a questo punto mi pare appropriato far notare
l’esistenza di handango[2], sito che permette a
chiunque di vendere piccoli applicativi per palmari,
cellulari etc… prendendosi una piccola commissione.

Ho sempre pensato che un sito analogo che vendesse
piccoli software per pc avrebbe potuto essere una
buona idea imprenditoriale (hint hint)

[1]http://www.hecl.org/
[2]http://www.handango.com/

Chiacchiera con i tuoi amici in tempo reale!
Yahoo Search - Ricerca nel Web | Motore di Ricerca

On 7/13/06, gabriele renzi [email protected] wrote:

Siccome mi pare in tema, David N. Welton, che è qua in
lista con noi, ha scritto un suo linguaggio[1] per lo
sviluppo mobile, che gira sopra J2ME ma è decisamente
più immediato di java :slight_smile:

Grazie per la pubblicita! Non sara Ruby, ma in 64K, e` meglio una
cosa molto piccola!

E a questo punto mi pare appropriato far notare
l’esistenza di handango[2], sito che permette a
chiunque di vendere piccoli applicativi per palmari,
cellulari etc… prendendosi una piccola commissione.

Ho sempre pensato che un sito analogo che vendesse
piccoli software per pc avrebbe potuto essere una
buona idea imprenditoriale (hint hint)

[1]http://www.hecl.org/

Sto anche lavorando a http://builder.hecl.org (fatto in Rails,
naturalmente). Prima o poi mi piacerebbe mettere qualcosa cosi uno puo anche vendere quello che ha fatto, ma per il momento e` molto
alpha…


David N. Welton

Linux, Open Source Consulting

per quanto riguarda i palmari basta usare il .net e tutto diventa molto
semplice, la documentazione speciica infatti se quella data classa è
disponibile per il compact framework che gira sui palmari con windows
mobile
----- Original Message -----
From: “gabriele renzi” [email protected]
To: “ruby-it” [email protected]
Sent: Thursday, July 13, 2006 1:19 PM
Subject: Re: R: [ruby-it] dove sono finiti i creativi?

Ho un amico in uk che è anche lui interessato a vendere giochi per
cellulari
e so che ha sondato un pò il mercato. se qualcuno è interessato a
collaborazioni mi faccia sapere.

On 7/13/06, David W. [email protected] wrote:

On 7/13/06, gabriele renzi [email protected] wrote:
Sto anche lavorando a http://builder.hecl.org (fatto in Rails,
naturalmente). Prima o poi mi piacerebbe mettere qualcosa cosi uno puo anche vendere quello che ha fatto, ma per il momento e` molto
alpha…


Chiaroscuro

Liquid Development: http://liquiddevelopment.blogspot.com/

vulture capital era un lapsus linguae, vero David ? :wink:

On 7/13/06, David W. [email protected] wrote:

iniziali, e per chi vuole fare un’attivita che richiede investimenti
per andare da qualche parte, la mancanza di una cultura di vulture
capital. Comunque, io ritengo che sia abbastanza fattibile in ogni


Chiaroscuro

Liquid Development: http://liquiddevelopment.blogspot.com/

Il 13/07/06, gabriele renzi[email protected] ha scritto:

E a questo punto mi pare appropriato far notare
l’esistenza di handango[2], sito che permette a
chiunque di vendere piccoli applicativi per palmari,
cellulari etc… prendendosi una piccola commissione.

Quello che mi viene da far notare è che la commissione di Handango non
è poi così piccola. All’inizio dei tempi la fetta più grossa del
mercato l’aveva palmgear, ma ora che quel mercato è in mano quasi
esclusivamente ad handango questi signori trattengono il 30-40%
dell’importo…

Ho sempre pensato che un sito analogo che vendesse
piccoli software per pc avrebbe potuto essere una
buona idea imprenditoriale (hint hint)

Beh, se riesci a far fuori tutta la concorrenza e ad imporre le fee
che vuoi sicuramente diventa un buon affare.

Pietro

On 7/13/06, Piero C. [email protected] wrote:

Sull’argmento ci sono diversi testi interessanti. Ne elenco alcuni, che
forse molti di voi conosceranno:

  • il blog di Eric Sink e il suo ultimo libro
  • Il libro “High Stakes no Prisoners” (la storia del tipo che ha inventato
    Frontpage e ha venduto tutto alla Microsoft)
  • il blog di Joel
  • il blog e il libro di Paul Graham
  • il libro “crossing the chasm”
  • il libro “22 laws of marketing”

Buoni questi ultimi due. Anche “The Innovators Dilemma”. Sempre in
tema di materiale che parla di umani e non computer, sto leggendo “the
paradox of choice”, e concordo con molto di quello che dice.

Altri suggerimenti?

On 7/13/06, Roberto De ioris [email protected] wrote:

Ovviamente se la propria scelta impedisce il nutrirsi (qui in realta’ la
famiglia puo’ fare molto comodo :PPP ), allora qualcosa non va :slight_smile:

Quindi, concludendo i creativi sembra ci siano, e’ solo il sistema che e’
malato :slight_smile:

Vuol dire che uno e arrivato tardi. Paul Graham suggerisce che gli
anni subito dopo l’universita sono il periodo migliore - hai pochi impegni, puoi subire un po' di anni senza tanti soldi, e puoi lavorare molto. Essendomi sposato da un anno... penso che abbia ragione. Ai 30 anni, inizia ad essere tardi (penso che sia un po’ assurdo che in
Italia molte persone considerino ancora giovane uno di 30 anni).

I problemi ‘sistematici’ in Italia sono la burocrazia, i costi
iniziali, e per chi vuole fare un’attivita che richiede investimenti
per andare da qualche parte, la mancanza di una cultura di vulture
capital. Comunque, io ritengo che sia abbastanza fattibile in ogni
caso. Basta capire come si fa. Anche qua…sarebbe meglio avere piu esempi e piu cultura, ma ormai con l’internet tutti possono leggere
di paul graham e altri come lui).

Comunque, una discussione molto interessante…


David N. Welton

Linux, Open Source Consulting

On 7/13/06, chiaro scuro [email protected] wrote:

vulture capital era un lapsus linguae, vero David ? :wink:

No:-) Io penso che sia meglio cercare di fare senza, ma comunque e`
ovvio che per molti progetti, serve.


David N. Welton

Linux, Open Source Consulting

Il 13/07/06, stb[email protected] ha scritto:

per quanto riguarda i palmari basta usare il .net e tutto diventa molto
semplice, la documentazione speciica infatti se quella data classa è
disponibile per il compact framework che gira sui palmari con windows mobile

Due appunti:
Primo, in questo modo escludi qualsiasi palmare al di fuori del mondo
microsoft (sopratutto Symbian visto che Palm si è messa d’impegno ad
escludersi da se). A meno che non utilizzi tool di terze parti di
AppForge.

Secondo, con CF non ci ho mai fatto granchè, ma l’ambiente palmare lo
conosco abbastanza bene per essermi ritrovato in situazioni in cui
solo il buon vecchio C (e l’accesso a tutto l’hw, dll non documentate,
etc) ha permesso di portare a casa il risultato.

Per chiudere, dipende molto da quello che devi fare.
Se devi portare sul palmare un DB (con non troppe referenze) con
relativa interfaccia, probabile che .NET CF sia la scelta migliore. Se
devi fare qualcosa di più particolare (ad. es. applicazione
full-screen che ingloba il Pocket Internet Explorer, attivando
connessioni GPRS/GSM a seconda di operatore della SIM e disponibilità
dei servizi)… allora è meglio usare altro.

Saluti
Pietro

Pietro M. ha scritto:

Il 13/07/06, Giovanni I.[email protected] ha scritto:

Cavolo se Ruby girasse sui cellulari nokia faremmo tanti soldini :wink:

Non vedo il collegamento tra ruby su nokia == tanti soldini,
Bè se c’è un fiorente mercato di giochini java da vendere a un
gazzilione di euro non vedo perché non ci potrebbe essere con ruby :slight_smile:

Cmq scherzavo non sono interessato alla piattaforma mobile, il web è il
mio amore per adesso.