Cronostoria di un successo annunciato, aka My trip to yet an

My trip to yet another Ruby Meeting [26/10/06]

Una breve storiella by Paolo Donà

ore 15:00
Sto partendo da Padova per andare all’incontro romano del Ruby
Social
Club.
Un pò il sonno, un pò i pensieri da neo-imprenditore, un pò la febbre
che non mi molla da giorni.
Chennesò, ho una sensazione strana.
40 Euro di Eurostar per il solito meeting tra geek, e chiacchiere su
linguaggi, programmazione, frustrazioni quotidiane.
La smetterò mai di perdere tempo in questo modo? bah. dormiamoci su.
sono fatto
così.
ore 19:00
Arrivo a Roma Termini. Viaggio niente male. Ad accogliermi un
raggiante
Chiaroscuro, il geek più social che conosca e ormai compagno di mille
avventure. L’atmosfera è cordiale.
Una puntata a casa giusto per posare le valigie e avere il tempo di
conoscere Pilu, il rocker con il pallino della programmazione.

ore 20:00
Arriviamo al locale dell’incontro, tale “il piccione viaggiatore”.
Posto
carino, inusuale per dei geek,
ed ecco che ad attenderci c’è uno schermo al plasma sopra il bancone
che
sfoggia un grande logo “TheRubyMine”.
Mmmm. Impressing. Troppa cura per dei geek. E cominciamo a conoscere
qualche faccia nuova, o perlomeno tentiamo
di associare le facce ai nickname che siamo abituati a vedere in
mailing
list.
Stefano, Fabrizio, Lollo… non mi ricorderò mai i loro nomi. Sorridi,
mi dico. E fai finta che tutto quello che dicono sia interessante.

ore 20:30
Sorpresa. Il locale non sta tutto nel metro quadro che ho esplorato
io.
Sembra esserci un piano inferiore.
Scendo, e mi trovo davanti ad una scena commovente: una piccola
cantina
perfettamente preparata per la cena.
Una trentina di posti. Proiettore. Vino in fresca. Wow, assomiglia
più
ad un piccolo accogliente paradiso che al McDonald’s che mi aspettavo.
Più
loggia massonica che LinuxDay.
Tutta sta storia accuratamente organizzata dai ragazzi di GridLab.
Ma
vuoi mica vedere che questi fanno sul serio?

ore 21:00
Si inizia a fare conoscenza quindi. Si chiacchiera, si discute. Non
devo
fare finta che i discorsi mi interessino.
Mi intressano davvero. Azz! Ragazzi preparati, seri, maturi.
Professionisti del settore. Gente con le palle.
Le chiacchiere da bar diventano, strategie, consigli di marketing,
condivisione di piani.
E con i primi bicchieri di vino rubino, il clima inizia a essere
disteso
e intenso, niente barriere.
Niente facciata da giacca e cravatta. Dritti al sodo, esperienze e
passione.

ore 22:00
Piatto unico, un pò esotico ma piacevole, giusto per non bere e basta e
cominciano le presentazioni.
GridLab si auto presenta come la non-azienda non-convezionale, che
però
di sofware ne macina davvero.
Mi aspettavo la dittarella di esaltati (non è che magari dovete curare
un pò l’immagine sul web?) e invece mi trovo
gente con grosse esperienze manageriali e dirigenziali alle spalle,
una
forte vision, una passione e lungimiranza fuori dal comune.
Cavolo, i 40 sacchi di Eurostar cominciano ad avere un senso.

Si continua con la presentazione del framework che GridLab sta

realizzando per lo sviluppo di applicazioni web,
partendo dai concetti su cui si basa, fino alla tecnica pura e la
demo.
E per fortuna che Giuliano non sapeva programmare.
Una platform per la standardizzazione e modularizzazione dei dati
che ne
permette il riutilizzo e fruizione in applicativi e contesti diversi.

Fai il tuo blog sul framework e tutti i contenuti, dalle immagini ai

testi ai commenti, saranno automaticamente fruibili
da altre applicazioni. Sviluppi altre app e riusi concetti,
contenuti,
templates.

Risultato: tutti a bocca aperta. E' impressionante. E si scatenano

domande, dubbi, riflessioni. Questo è opensource e la nostra
comunità può beneficiarne e contribuire. La sensazione è che se ci si
mette insieme qui si fa qualcosa di grande, e loro hanno già cominciato,
aspettano solo noi.

Ancora un sorso di vino, e via a fantasticare su come evolvere la 

cosa,
come renderla ‘real’, come fruirne per il nostro business.
Eh si, ho detto business. Perchè qui non si parla solo di tecnica. A
noi
i soldi non ci fanno mica schifo.

ore 24:00
La parola a Bruno di Interact, si presenta, si discute. Bisogna
collaborare, bisogna creare un evento italiano su Ruby.
Si parla di come farlo, chi chiamare. Le varie ditte interessate
devono
cooperare per fare parte di questa rivoluzione, e tiro in ballo la mia
SeeSaw.
Ho già parlato con i vari guru alla RailsConf a Londra e Jeko ha fatto
lo stesso all’OSCON americana.
Mamma mamma quanta carne al fuoco.

ore 01:00
Ormai ci si conosce tutti, ci vogliamo bene. E’ palese che qualcosa
di
grande sta succedendo, lo si legge
negli occhi delle persone che sono qui, e che hanno fatto centinaia
di
kilometri per esserci.
Siamo i primi attori di un cambiamento il cui veicolo per ora è Ruby,
ma
che punta alla creazione di valore e soluzioni pragmatiche e innovative.
Siamo stufi dell’informatica così com’è qui in italia. Ma non siamo
stufi e basta. Stiamo agendo. Ci stiamo muovendo. Ruby in Italia siamo
noi.

Seguo da anni gruppi di sviluppatori, ma mai e poi mai avrei 

immaginato
di trovare gente così aperta e preparata in questa
realtà. Jeko, Giuliano, Pilu, Chiaro, Ollo, Stefano, Massimiliano, Gabriele,
Mauro … e tutti quelli di cui non ricordo il nome:
Siete fonte di stimoli, ispirazione, riflessione. Come
professionisti e
come persone.
Mamma mia, se continuate così esaurisco la dose di stima disponibile
verso il prossimo.

ore 02:00
Tutti fuori dal locale! Il tono delle risate e delle chiacchiere
è ormai
direttamente proporzionale alla bontà del mojito bevuto.
Meglio spostarsi, qualcuno va a casa. Gli irriducibili no. Non sono
sazi. via verso un’altro pub.

Lollo ci dimostra a modo suo come in fondo per programmare basta un

cuore grande così, mica serve essere dei geni
e la tarda serata continua all’urlo di “AABBIANCOSCUROOOO” in
riferimento a Chiaroscuro che magistralmente tiene le
redini di questa crescente comunità. Poco da dire. I soldi di treno
sono
stati ripagati, sia in divertimento che conoscenza.
Un pò di dispiacere per chi ci abbandona perchè “domani devo annà a
llavorà” ma nonostante la tarda ora le discussioni si fanno sempre più
serie. Imprenditoriali. Interessanti.

ore 04:00
Hey guys, aren’t you hungry yet? Di voglia di andare a dormire
nemmeno
l’ombra, fame un pochina si, quindi dritti dentro un locale per pizza e
pasta all’amatriciana.
Stefano ci racconta com’è dirigere un’azienda con 60 dipendenti quando
le cose vanno bene e quando no.
Si va dalla gestione del personale all’etica sul lavoro, alla
burocrazia.
Siamo a briglia sciolta e nessuno ci ferma più. Il locale chiude e ci
butta fuori, via con l’auto, ma il posto fisico
non conta, le menti sono connesse e mai come ora sto cercando di
fruire
il più possibile dell’esperienza altrui e farla un pò mia.

ore 06:00
Quasi l’alba. L’auto di Stefano si ferma sotto casa di Chiaro dove
io e
Pilu siamo ospiti per la notte.
Meglio andare a dormire, non abbiamo più 20 anni e certi orari non ci
fanno bene.
E invece no. Mi sfidano. “Programmiamo un pò?” dice Chiaro. Pare
impossibile, è da pazzi. Ma non sanno che non bisogna sfidarmi e così si
parte a discutere e ottimizzare il Tabnav, tra deliri di Proc e graffe
che
non dovrebbero esserci alla ricerca della DSL che non
c’è.
ore 06:30
Finalmente Morfeo cala la sua calda mano sui nostri corpi. Sono
felice.
E addormentandomi penso a quei 40 Euro. E ai 40 che spenderò domani per
tornare a casa.
E ai 40 che spenderò la prossima volta, per tornare. Perchè una volta
che provi non puoi più farne a meno.
Non potrei perdonarmelo. Chi la trova più sta gente qui?

ore 15:00
Riparto dalla stazione Termini, assonnato, direzione Padova. Pacche
sulle spalle, abbracci.
Bella raga ci si becca in mailing list. Virtuale ok, ma ormai,
neanche
pure troppo.


Paolo D.’
SeeSaw | Another point of view

[email protected]

Storia veramente entusiasmante Paolo :slight_smile:
Posso solo aggiungere che la prossima volta farò di tutto per poterne
scrivere una anch’io :wink: Con la speranza che possa raccontare anche una
sola
metà di tutte le cose che hai combinato :stuck_out_tongue:

On 10/27/06, Paolo Donà [email protected] wrote:

40 Euro di Eurostar per il solito meeting tra geek, e chiacchiere su

mailing
perfettamente preparata per la cena.
Le chiacchiere da bar diventano, strategie, consigli di marketing,
cominciano le presentazioni.
realizzando per lo sviluppo di applicazioni web,
templates.
Eh si, ho detto business. Perchè qui non si parla solo di tecnica. A
Ho già parlato con i vari guru alla RailsConf a Londra e Jeko ha fatto
che punta alla creazione di valore e soluzioni pragmatiche e innovative.
come persone.
cuore grande così, mica serve essere dei geni
l’ombra, fame un pochina si, quindi dritti dentro un locale per pizza e

non dovrebbero esserci alla ricerca della DSL che non c’è.

ore 15:00


Ml mailing list
[email protected]
http://lists.ruby-it.org/mailman/listinfo/ml


Andrea R.

: : i’m a miner : : | therubymine.com

Che devo dire, è stato epocale :slight_smile:

Il dramma di un evento così riuscito è che ha alzato alle stelle le
aspettative per i prossimi incontri! Ma prometto che non mancheremo di
stupirvi…

Avrei voluto esserci :frowning:

Il giorno 28/ott/06, alle ore 04:52, Paolo Donà ha scritto:

On 10/29/06, Andrea F. [email protected] wrote:

grandi ragazzi! è stato un incontro mitico!
grazie ancora a chiaroscuro (abbbbbbbiancoscuro!!!) x l’ospitalità…
e a tutti gli altri x la serata e x le mille belle idee!
ovviamente anche io non riuscirò a mancare al prox! quindi ci si vede presto!!!
yo

ok, sono ufficialmente pentito di non essere venuto :open_mouth:


Michele F.
SeeSaw | Another point of view

[email protected]

grandi ragazzi! è stato un incontro mitico!
grazie ancora a chiaroscuro (abbbbbbbiancoscuro!!!) x
l’ospitalità…
e a tutti gli altri x la serata e x le mille belle idee!
ovviamente anche io non riuscirò a mancare al prox! quindi ci si vede
presto!!!
yo

-pilu